“Ma tratti anche i bambini piccoli piccoli? Cosa potranno mai avere che necessita l’intervento di un osteopata?”: queste sono domande che mi vengono fatte spesso quando, durante un trattamento così come nel bel mezzo di una chiacchierata davanti ad un caffè, dico di occuparmi anche di neonati, di vederli fin dalle primissime settimane di vita.
Visto che sono domande molto quotate, cercherò di fare un po’ di luce e dire cos’è e perché è utile SECONDO ME l’osteopatia pediatrica (cercando di dire il meno possibile cose già dette e ridette).
Ebbene sì, i bambini prima li si vede e meglio è, sia che abbiano un problema reale, sia in maniera preventiva perché – ripetiamo tutti insieme – PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE! Tempo di nascere ed hanno già subito forse il più grande trauma che subiranno mai in tutta la loro vita, cioè il parto: il parto è un’impresa titanica per loro perché li sottopone a stress e tensioni da ogni direzione e sotto tutti i punti di vista. Durante la discesa nel canale del parto il bambino si deve flettere, ruotare, inclinare, ruotare dall’altra parte ed infine estendere. Questo avviene in uno spazio decisamente limitato, con margini ben definiti, costituiti dalle ossa del bacino e della pelvi della mamma, ed altri leggermente più “malleabili”, che sono i tessuti molli come muscoli e legamenti. In pochi istanti, passano dall’ambiente intra uterino della pancia della mamma, che è un ambiente acquoso, all’ambiente esterno, dove si relazionano per la prima volta con l’aria. Ci sono stress luminosi, stress sonori, stress olfattivi. E fino ad ora abbiamo parlato solo di parti fisiologici, dove tutto avviene in maniera il più naturale e perfetta possibile.
Proviamo a fare degli esempi di situazioni in cui il parto può essere causa di problemi nei piccolissimi:
- Poniamo che il bambino “ci stia particolarmente comodo” nella pancia della mamma e quindi impieghi molto tempo ad “uscire”. In questo caso, la lunga permanenza in un “canale stretto”, unita alle spinte che gli arrivano dalle contrazioni uterine, non faranno altro che “schiacciarlo ed accartocciarlo”. Ovviamente il bambino NON nascerà “accartocciato”, ma nei suoi schemi profondi rimarrà memoria di queste tensioni a spirale e questo può portare ad avere un lato preferenziale verso il quale starà girato, favorendo l’insorgenza di plagiocefalia, ovvero la testolina più piatta da un lato rispetto all’altro
- In alcuni casi il bambino può “incastrarsi” con le spalle sotto le ossa pubiche della mamma e, nell’aiutarlo ad uscire, può verificarsi una frattura ostetrica, ovvero una frattura della clavicola con possibile o meno interessamento anche del plesso brachiale, una serie di nervi che si occupano dell’innervazione motoria e sensitiva di braccia e mani. La frattura è ovviamente di pertinenza ortopedica ma, una volta risolta questa “urgenza”, è utile intervenire per evitare che gli stiramenti muscolari e legamentosi provochino sofferenza anche alla componente neurologica
- Il parto naturale, per quanto possa essere più o meno complicato e doloroso, è il miglior modo in cui un bambino possa nascere. Qualora, per i più svariati motivi, non fosse possibile e quindi si scegliesse di eseguire un cesareo, oltre che trattare la cicatrice della mamma, sarebbe utile vedere anche il bambino perché possono essere venuti a mancare degli stimoli molto importanti per il corretto sviluppo muscolo scheletrico del neonatino, con possibile sviluppo di asimmetrie posturali
Oltre ai bimbi piccoli piccoli, l’osteopatia pediatrica include ovviamente anche i più grandicelli, da bambini che iniziano a gattonare e magari non lo fanno perfettamente a causa di tensioni muscolo scheletriche, a bimbi in età scolare e più, che possono cominciare a sviluppare scoliosi, problemi alle ginocchia o ai piedi; dolori o mal di testa durante il ciclo, per le ragazze in età di sviluppo, oppure do lori insorti durante la pratica sportiva.
Forse mi ripeto ma l’osteopatia non è invincibile, molte condizioni hanno bisogno anche di trattamenti di altri specialisti o di terapie strumentali ma, grazie alla sua visione globale, l’osteopatia può cooperare affinché il corpo ritrovi stabilità ed equilibrio, col fine ultimo che rimane ovviamente la SALUTE.
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